Volto di guerra

Salvador Dali • Pittura, 1941, 79×100 cm
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Informazioni sull'opera
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Disciplina artistica: Pittura
Soggetto e oggetti: Paesaggio, Ritratto
Stile: Surrealismo
Tecnica: Olio
Materiali: Tela
Data di creazione: 1941
Dimensioni: 79×100 cm
Opera nelle compilazioni: 72 selections
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Descrizione del quadro «Volto di guerra»

"The Face of War" è una delle rare opere di Dalì, che non ha diverse interpretazioni o interpretazioni diverse. Dato l'ambiente in cui è stato creato, è improbabile che l'immagine possa essere diversa.

La seconda guerra mondiale ha superato l'artista a Parigi, dove ha vissuto e lavorato con la moglie Gala. Nel 1940, dopo la capitolazione della Francia, la coppia si è affrettata a spedire oltreoceano negli Stati Uniti. Secondo la leggenda, già in viaggio, inizia a dipingere un quadro che esprime l'orrore e l'assurdità di ciò che sta accadendo in Europa.

I simboli che Dalì usa per questo sono trasparenti e semplici: serpenti e teschi che si dimenano si moltiplicano esponenzialmente nelle orbite vuote e si dispiegano silenziosamente, distorti dalla sofferenza della bocca. Il volto della guerra, brutto e senza vita, riposa sulla sabbia del vasto deserto, dove ci sono solo rocce appuntite.

Nell'angolo destro, l'artista ha lasciato un'impronta della sua mano - come segno di appartenenza e non indifferente a ciò che sta accadendo. Praticamente ha privato la tela del colore: tutto il lavoro è stato eseguito in diverse tonalità di marrone, come una vecchia fotografia bruciata. Solo in lontananza, negli squarci del cielo ricoperti da una foschia arrugginita, si vede una pallida sfumatura di azzurro, come una flebile speranza di pace.

Non ci sarebbe felicità, ma la sfortuna ha aiutato - per il tempo trascorso in una terra straniera, Dalì scatena un'attività vigorosa e fa una svolta nella sua carriera. Si cimenta come gioielliere, illustratore e persino scrittore, avendo pubblicato la sua autobiografia "La vita segreta di Salvador Dalì, scritta da lui". Fa amicizia con rock star e registi, sviluppa le scene per la pellicola di Alfred Hitchcock e progetta un cartone animato insieme a Walt Disney. Ma, nonostante la richiesta negli Stati Uniti, si tira inesorabilmente a casa.

Dopo otto anni di esilio volontario, Dalì e sua moglie tornarono a casa. E sebbene la guerra sia stata lasciata alle spalle, i suoi ricordi agitano ancora l'anima dell'artista. Sono dediti alla pittura "Elefanti"(1948), e la sperimentazione di armi atomiche di distruzione di massa a metà degli anni Quaranta ha dato origine a nuove esperienze in essa, che si sono riflesse in tutta una serie di opere:"Atom splitting","Atomic Leda","Malinconia atomicaMa forse nessuno di loro si avvicina all'espressione del "Volto di guerra".

L'autore: Natalia Azarenko
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