Nikolay
Zverev

Russia • Saint Petersburg • 1954−2010

N. Zverev è nato nel 1954 nella città di Borisov, regione di Vologda, ha studiato presso la scuola d'arte secondaria presso l'Accademia delle Arti di Leningrado. L'artista ha iniziato la sua carriera a metà degli anni '70. L'umore del tempo che Zverev sentì quando entrò nell'ambiente sotterraneo di Leningrado. Tra gli artisti anticonformisti, ha immediatamente trovato persone affini e nel 1981 è entrato a far parte dell'Associazione delle Belle Arti Sperimentali. Sopravvisse all'epoca delle mostre in appartamento e al periodo della ricerca di auto-espressione sullo sfondo dell'arte ufficiale. N. Zverev ha creato il suo stile, espressivo e unico, sconosciuto a una vasta cerchia di spettatori. Ha sempre proceduto dai suoi sentimenti interiori e ha scritto come poteva, senza imitare nessuno, senza copiare nessuno.

Nicola ha creato una magnifica galleria di ritratti dei suoi contemporanei, inclusi i suoi amici, artisti, fotografi, poeti e scrittori. Questa è un'incredibile generazione di persone dell'era, personaggi e destini che sono diventati parte della storia. Zverev non ha cercato di trasmettere una somiglianza allo specchio con il modello - ha toccato le corde invisibili dell'anima. Per comprendere l'immagine, l'artista aveva solo bisogno di sentire i "misteriosi movimenti dell'anima", ha persino coniato il termine "taidismo" per questo. Nikola era una persona perspicace e trasmetteva magnificamente il carattere e l'umore della persona ritratta. Lo sfondo del ritratto è sempre rimasto neutro, a volte sottolineato la trama. La figura del modello è apparsa su di essa con una silhouette chiara, percepita come un'applique sovrapposta a una tela o carta. La persona raffigurata, immersa nei suoi pensieri, è anche distaccata dal mondo, proprio come la sua figura è sullo sfondo. L'artista elabora solo alcuni dettagli del costume o dei lineamenti del viso, il resto è generalizzato, come se si fissasse su ciò che è interessante per lui. Zverev si è avvicinato così profondamente ed emotivamente alla creazione di immagini che la comunicazione con il suo lavoro si traduce in un affascinante dialogo di due generazioni. Ha creato non ritratti, ma volti del tempo, simboli figurativi luminosi di un'epoca.
Nel lavoro ci sono paesaggi ad acquerello e nature morte, e c'è una serie di opere che l'autore chiama "masjuliki". Si tratta di immagini di piccole dimensioni realizzate con tecnica mista, molto spesso in acquerello o tempera. Le opere rivelano allo spettatore il mondo di eroi misteriosi e immagini simboliche. La plastica figurativa di queste opere è costruita sul flusso regolare di linee e forme che fluiscono l'una nell'altra. L'inizio decorativo è combinato qui con la ricca immaginazione dell'autore.

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