Ingegnere. Agitatore. Costruttore

Mostra 10 dicembre 2020 − 10 aprile 2021
Il Museo di Arte Moderna di New York (MoMA) ospita una mostra "Ingegnere. Agitatore. Costruttore".

Nell'esposizione, gli spettatori conoscono le opere di circa 100 artisti che rappresentano l'arte degli anni 1920-1930, tra cui Alexander Rodchenko, Lyubov Popova, John Hartwild, Max Bill, Alexander Deineka, Walter Dexel, Aleksanra Exter, Raoul Hausmann, El Lissitzky, Kazimir Malevich, Vladimir Mayakovsky, Frederic Kiesler, Piet Mondrian, Hans Richter, Alexander Vesnin e altri.

Questi "ingegneri", "agitatori", "designer", "monitor fotografici", "lavoratori" - tutte le denominazioni adottate dagli artisti stessi - si sono allontanati dalle forme tradizionali di pittura e scultura e hanno inventato nuovi linguaggi visivi. Al centro di questi c'era il fotomontaggio, in cui fotografie e immagini di giornali e riviste venivano tagliate, fuse e incollate insieme. Lavorando come propagandisti, inserzionisti, editori, editori, scenografi e curatori, questi artisti hanno interagito con un pubblico ampliato in modi nuovi, creando infrastrutture distintive per la presentazione e la distribuzione del loro lavoro.

"Ci consideravamo ingegneri, sostenevamo che costruiamo opere ... raccogliamo le nostre opere come assemblatori". Questo è ciò che ha affermato l'artista Hannah Höch descrivendo un approccio radicalmente nuovo all'arte negli anni '20 e '30. Questo ripensamento completo del ruolo dell'artista e delle funzioni dell'arte è avvenuto in concomitanza con i cambiamenti nell'industria, nella tecnologia e nel lavoro, nonché con la profonda influenza di eventi importanti: la prima guerra mondiale, la rivoluzione russa, il crollo dell'Impero austro-ungarico e l'ascesa del fascismo.

Basato su materiali del sito Museo di arte moderna di New York (MoMA).