Il Museum of Contemporary Art Australia ospita una mostra
"Ovunque, ma non qui".
La mostra si basa sulla collezione MCA di opere di artisti che hanno partecipato a Primavera, la mostra annuale di MCA di giovani artisti australiani di età inferiore ai 35 anni.
Sebbene le opere presentate siano state create prima della pandemia, possono essere affrontate da una nuova prospettiva. Emma White mette in discussione le richieste di produttività dei capitalisti, mentre Cyrus de Souz sottolinea l'insicurezza abitativa e l'importanza dello spazio pubblico. Hiromi Tango ci invita a sperimentare i benefici terapeutici del movimento e dell'espressione di sé, mentre Dion Beasley ci riporta ai costumi della gente del posto, incoraggiandoci ad approfondire i nostri legami sociali. Le opere selezionate evidenziano un onere di lunga data per la società che deve essere affrontato. La mostra prende il nome dall'opera di Matthew Griffin. Come dichiarazione una tantum, questo è qualcosa che ognuno di noi può borbottare a se stesso in questo momento. L'ansia è una delle tante reazioni a cui potremmo atterrare quando le nostre emozioni fluttuano con il ciclo delle notizie. Considerando l'impatto immediato della pandemia sulla società moderna, il progetto riflette sul potenziale di cambiamento strutturale a lungo termine.
Basato su materiali del sito
Museo di arte contemporanea in Australia.