Nostalgia

Rene Magritte • Pittura, 1940, 102×81 cm
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Informazioni sull'opera
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Disciplina artistica: Pittura
Soggetto e oggetti: Genere allegoria
Stile: Surrealismo
Tecnica: Olio
Materiali: Tela
Data di creazione: 1940
Dimensioni: 102×81 cm
Opera nelle compilazioni: 56 selections

Descrizione del quadro «Nostalgia»

"Nostalgia" - senza dubbio una delle opere più intime ed emotivamente esplicite di Rene Magritte. Questo può essere giudicato anche dal titolo: invece di scegliere qualcosa di tradizionalmente stravagante e surreale, l'artista chiama la tela breve e onesta, che riflette i suoi sentimenti al momento della pittura.

Nel 1940, il Belgio fu catturato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale e Magritte dovette fuggire dal paese. È facile presumere che in "Homesickness" l'artista parli direttamente di ciò che ha vissuto, essendo praticamente in esilio. Tuttavia, alcuni storici dell'arte ritengono che ci sia un significato più profondo nel dipinto e nel suo titolo. La nostalgia in questo caso è anche l'incapacità di tornare all'infanzia, il periodo più spensierato e sereno della vita. Tuttavia, l'infanzia dello stesso Rene Magritte è stata così solo fino a un certo punto. La famiglia si trasferiva spesso e quando il ragazzo aveva solo 13 anni, sua madre si suicidò. È stata una prova difficile per un bambino alle soglie dell'adolescenza. Nel 1928 morì anche il padre di René e sua moglie Georgette rimase la persona più vicina a Magritte. A quel tempo, la coppia viveva nella periferia di Parigi e aveva molta nostalgia. Dopo un po 'tornarono comunque a Bruxelles e ben presto la sua prima fama arrivò a Magritte.

Nella seconda metà degli anni '30, Rene Magritte si recò a Londra, dove si innamorò inaspettatamente della giovane modella e artista surrealista Sheila Legg. Non volendo ferire la moglie e destare i suoi inutili sospetti, l'artista ha chiesto al suo amico Paul Colinet di trascorrere più tempo con Georgette. Questo, abbastanza prevedibilmente, è finito in una storia d'amore, e ad un certo punto Georgette ha persino offerto a Magritte il divorzio.

E così accadde che nel 1940 l'artista si trovò non solo lontano da casa, ma anche dalla sua amata donna, che si rifiutò di andare con lui. Magritte trascorse tre mesi a Carcassonne, in Francia, in compagnia dei poeti Paul Eluard e Louis Scutener. E poi ha scritto "Voglia di patria", in cui ha raffigurato, come credono i critici d'arte, se stesso sotto forma di un angelo solitario sul ponte. Si può solo supporre quali cupi pensieri brulicavano nella testa di una persona, metaforicamente “gettata dal cielo in terra”, lasciata senza casa e senza anima cara. Alcuni esperti ritengono che in questa immagine il leone, voltato le spalle all'angelo, indifferente e indifferente, simboleggi Georgette e la composizione nel suo insieme: la relazione tesa tra gli sposi in quel momento.

Autore: Evgeny Sidelnikov
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